Collaborazione nel segno della cultura tra la Soprintendenza dell’Etruria Meridionale e la Fondazione Ca.Ri.Civ. ”Civitavecchia è un luogo strategico per il rilancio culturale della Regione Lazio”. Lo ha sottolineato il soprintendente archeologo dell’Etruria Meridionale Alfonsina Russo nell’ ambito dell’inaugurazione, questa mattina, della sala Epigrafica del museo archeologico nazionale di Civitavecchia completamente ristrutturata grazie al prezioso finanziamento messo a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia.
”Non è la prima volta che ci occupiamo del recupero della nostra storia – ha spiegato il presidente dell’ente di origne bancaria Vincenzo Cacciaglia – e continueremo a farlo: questo, ad esempio, è solo il primo modulo di un progetto più ampio che vedrà, prossimamente, in base ai tempi che verranno dettati dalla Soprintendenza, un nuovo investimento per l’altra sala, quella principale”. Si tratterà, come spiegato anche dalla dotteressa Russo, di un riallestimento del museo, per conferirgli anche un maggiore ‘appeal’, soprattutto per i crocieristi che quotidianamente transitano per questo territorio. ”Consideriamo strategico potenziare questo museo, luogo di cultura – ha aggiunto – che contiene la storia importante di questo territorio. E rilanciare i beni archeologici locali vuol dire anche intervenire sulle Terme Taurine, sito anche quello a cui teniamo molto”.
La sala, rinnovata e riallestita, contiene importanti epigrafi: sul lato sinistro quelle che raccontano la storia dei marinai, a destra invece quelle che narrano la storia del territorio di Civitavecchia. La maggior parte provengono da ritrovamenti effettuati a Prato del Turco. Al centro della sala anche una polena in bronzo, rinvenuta a metà dell’800 nel porto traianeo e donata dal principe D’Ardia al museo nazionale romano.
”Ci tenevamo tanto e doveva rimanere qui 60 giorni – ha annunciato Cacciaglia – ma molto probabilmente entrerà a far parte della ricchezza culturale di questo museo”